Si interpella il Sig. Sindaco per sapere quali e quanti tipi di controlli in merito alle emissioni elettromagnetiche opera il nostro Comune e con quali strumenti oltre all’agenzia ARPA.
PREMESSO CHE
parlare oggi dell’inquinamento elettromagnetico prodotto dalla telefonia mobile a servizio dei cellulari, che ormai ognuno di noi possiede, sembra quasi fuori luogo o anacronistico, mentre non lo è affatto in quanto l’emissione di onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari si possono, oggi, in parte ridurre con l’utilizzo di appositi auricolari oltre che di telefonini di ultima generazione, mentre le onde elettromagnetiche emesse dalle antenne presenti sul territorio Comunale, verificabili solo dall’ARPA, contribuiscono all’inquinamento elettromagnetico ambientale;
COSTATATO
- la IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) nel maggio 2011 ha classificato i campi elettromagnetici di radiofrequenza come possibili cancerogeni di classe 2B sulla base degli studi sul cancro indotto dai telefoni cellulari;
- la legge quadro sull’elettrosmog n. 36 del 2001 prevede di attivare misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione di cui all’art. 174, par. 2, del trattato istitutivo dell’Unione europea;
- la risoluzione del Consiglio d’Europa del 27 maggio 2011, all’art. 8.2.1, invita i Paesi membri a fissare «limiti cautelativi di esposizione alle microonde per lungo termine ed in tutti gli ambienti indoor, in accordo con il Principio di precauzione, che non superino gli 0,6 Volt/metro e nel medio termine ridurre questo valore a 0,2 Volt/m»;
- la risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2008 dal titolo «Valutazione intermedia del piano d’azione europeo per l'ambiente e la salute 2004/2010» enuncia l’aumento dei casi di elettrosensibilità e raccomanda di «ridurre l’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche»;
- numerose risoluzioni di scienziati indipendenti come l’ICEMS (International commission for electromagnetic safety) e il Gruppo Bioinitiative, citati rispettivamente dal Consiglio d’Europa e dal Parlamento europeo come riferimenti scientifici indipendenti, promuovono l’abbassamento dei limiti di sicurezza a 0,6 Volt/m, in quanto gli attuali standard non si basano sulle evidenze biologiche;
INTERPELLA IL SIG. SINDACO
- quali e quanti tipi di controlli in merito alle emissioni elettromagnetiche opera il nostro Comune e con quali strumenti oltre all’agenzia ARPA;
- tenendo conto del valore massimo di emissioni consentiti dalla legge se nel tempo vi sono stati dei superamenti di tale soglia;
- quali siano attualmente i valori delle ultime misurazioni effettuate.
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