Forse ogni tanto bisognerebbe guardare anche ciò che accade fuori dalla finestra e prendere d’esempio quanto si fa da altre parti, invece di rispondere sempre picche.

 

Forse ogni tanto bisognerebbe guardare anche ciò che accade fuori dalla finestra e prendere d’esempio quanto si fa da altre parti, invece di rispondere sempre picche.

Ecco un interessante articolo tratto da “la Guida” (tratto da: www.laguida.it/Paesi/Baratto-amministrativo-a-Villafalletto):

Baratto amministrativo a Villafalletto

I contribuenti in difficoltà a pagare i tributi locali possono farlo attraverso forme di lavoro di pubblica utilità

12/02/2016 di Giorgio Giuliano

Villafalletto - A fine gennaio il consiglio comunale ha votato il regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e rigenerazione dei beni comuni urbani, più conosciuto con il nome di “baratto amministrativo”.

“I Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio e il decoro urbano - spiega l’assessore al bilancio Elena Beoletto -; si agevolano i contribuenti in difficoltà a pagare i tributi locali, ad esempio potranno pagarli attraverso forme di lavoro come la sistemazione di aiuole o la pulizia di una strada”.

Il contribuente potrà indicare l’adesione al baratto amministrativo, facendone richiesta entro il 31 luglio: per accedervi dovrà avere un reddito Isee inferiore a 8.500 euro, perché la possibilità è prevista solo per i contribuenti effettivamente in difficoltà economica.

Per il 2016, il Comune ha stabilito in 5.000 euro l’importo massimo da destinare al baratto amministrativo, e ogni individuo non potrà destinare al pagamento in prestazioni di lavoro una somma superiore a 750 euro di tributi.

“È un provvedimento che arriva considerando il momento poco propizio a livello economico - spiega il sindaco Pino Sarcinelli -. I Comuni hanno sempre più personale che scarseggia e non viene sostituito. Questa norma ha la funzione di coinvolgere la cittadinanza, ma devono esserci condizioni conclamate che fanno pensare all’impossibilità di soddisfare l’obbligo tributario”.

 

La nostra mozione: 28 agosto 2015: Mozione d’intenti su patti di collaborazione tra cittadini e Amministrazione, ovvero “baratto amministrativo”

La risposta, logicamente negativa, del Sindaco: 29 settembre 2015: Risposta a Mozione d’intenti su patti di collaborazione tra cittadini e Amministrazione, ovvero “baratto amministrativo”


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