13 aprile 2016: Interpellanza su Compostaggio domestico

PREMESSO CHE

1. il tema della riduzione dei rifiuti prodotti rappresenta uno degli aspetti fondamentali della gestione complessiva del ciclo dei rifiuti e un obiettivo che va costantemente perseguito;
2. nella differenziazione dei rifiuti, una componente di circa il 30-40% è rappresentata dalla frazione umida organica;

CONSIDERATO CHE

1. l’incentivazione alla riduzione della tariffa deve occupa un posto primario di ogni Amministrazione nella gestione del ciclo dei rifiuti per i risvolti economici e ambientali che ne derivano;
2. attualmente la riduzione della tariffa per le Utenze domestiche approvata con Delibera del Consiglio comunale n. 10 del 20.05.2014 “Regolamento comunale dell’Imposta Unica Comunale (IUC)”, titolo IV, art. 23, comma 2, è solo del 5%: «Alle utenze domestiche che abbiano avviato il compostaggio dei proprio (sic!) scarti organici ai fini dell’utilizzo in sito del materiale prodotto si applica una riduzione del 5%»;

RITENUTO CHE

1. il costo della raccolta rifiuti inversamente proporzionale alle tonnellate degli stessi che vengono conferiti in discarica;
2. i benefici determinati dalla pratica del compostaggio domestico meritino un’adeguata attenzione da parte del Comune anche mediante la predisposizione di progetti pilota con quei soggetti che possono essere individuati quali maggiori produttori di rifiuti organici come, per esempio, gli operatori della ristorazione;
3. attualmente varie sono le famiglie del Comune di Tarantasca che utilizzano il composter per lo smaltimento della frazione umida e verde di provenienza domestica;

INTERPELLA
IL SIG. SINDACO, L’ASSESSORE COMPETENTE
E IL CONSIGLIO COMUNALE,
CON RISPOSTA SCRITTA E ORALE

affinché nella prossima seduta del Consiglio comunale:

1. si modifichi l’art. 23 comma 2 del “Regolamento comunale dell’Imposta Unica Comunale (IUC)” n. 10 del 20.05.2014, alzando lo sconto della tariffa, l’attuale riduzione dal 6% al 30%;
2. si promuova e sostenga la pratica del compostaggio domestico e collettivo quale soluzione per contribuire alla riduzione dei rifiuti anche con l’ausilio di giornate di studio ed approfondimento nelle scuole;
3. si attuino specifiche iniziative con i residenti che, nel concentrico, sono possessori di orti e giardini;
4. si promuovano specifiche iniziative con i residenti nelle aree rurali che, per la loro conformazione urbanistica e per la presenza di fondi agricoli privati, meglio si prestano alla pratica del compostaggio;
5. si predisponga uno studio di fattibilità, anche con la collaborazione di partner privati, per la realizzazione di una “isola di compostaggio” per la pratica del compostaggio collettivo;
6. si verifichi la possibilità di accordi con gli operatori del settore agricolo e le relative associazioni di categoria per le modalità di utilizzo del compost prodotto in ambito comunale;
7. si incentivi la pratica del compostaggio mediante intese con i ristoratori che possano prevedere anche la concessione di bonus fiscali “una tantum”;
8. si organizzino incontri con la cittadinanza per dare tutte le informazioni relative alla pratica del compostaggio e i relativi vantaggi economici;
9. si fornisca gratuitamente il composter ad ogni famiglia che ne faccia richiesta, previa compilazione di un modulo in cui la stessa si impegni ad effettuare il compostaggio domestico;
10. vengano fatti i necessari controlli affinché chi fa domanda per il compostaggio non voglia semplicemente approfittare dello sconto concesso sulla tariffa.